di Stefania Guglielmo
- Tu chi sei ?
- Come chi sono? Sono una foglia!
- Anche io sono una foglia, eppure non sono te, dunque tu chi sei?
- Sono una viaggiatrice per destino, conosco il mondo e mi lascio portare via dal vento.
- Anche io, sai, sono una viaggiatrice, anche io non ho scelto di viaggiare, anche io mi lascio portare via dal vento, ma non sono te, dunque tu chi sei?
- Non so cosa dirti, se non che sono una foglia ma non sono te! E tu chi sei, oltre che una foglia bizzarra e un po' curiosa ?
- Sono la foglia più curiosa, bizzarra e attenta che io abbia mai conosciuto.
- Beh, lo ripeto: sei proprio bizzarra! Come pretendi di essere tu stessa tra le foglie che hai conosciuto? È l’ignoto che si conosce; tu sei forse ignota a te stessa?
- Io no, io so chi sono, sei tu che non ti riconosci.
- Quanto meno so di non essere una foglia folle che pretende di conoscere o non conoscere sé stessa.
- Che cos'è la follia?
- È la perdizione di sé!
- Dunque chi è folle perdendosi è anche ignoto a sé stesso?
- Credo di sì!
- Quindi tu chi sei ?
- L’ho già detto una foglia, una foglia e basta, nulla di più di una qualsiasi altra foglia.
- Se sei una foglia e basta, nulla di più di una qualsiasi altra foglia, come farò a distinguerti da tutte le altre che volano nel vento?
- Forse non potrai.
- Dunque tu ai miei occhi avrai perso te stessa fra le mille altre foglie che volano nel vento o non è così?
- Credo di sì!
- Dunque tu sarai folle ?
- Può darsi, ma lo sarò come mille altre foglie che si lasciano trasportare per il mondo dal vento.
- Dunque neanche la follia saprà aiutarmi a riconoscerti?
- Credo di no.
- Come ti senti ad essere pur non essendo in realtà nessuno, nemmeno una folle?
- Smarrita, credo.
- Eppure dici di volare insieme a molte altre foglie e di conoscere il mondo, non dovresti avere problemi nel trovare la via. A proposito, dov’è che andate tutte voi «solo foglie» volando nel vento?
- Io... Io non lo so, andiamo … Noi voliamo nel vento. Tu dove vai?
- Viaggio per il mondo per trovare una cosa.
- Cosa cerchi foglia curiosa?
- Cerco nel mondo ciò che è dentro di me.
- Dunque tu sei folle? Hai perso te stessa e addirittura ti cerchi nel mondo?
- No, io conosco me stessa e ora sto conoscendo il mondo, cercando in esso ciò che già è dentro di me. Se non conoscessi me stessa, cosa cercherei di inerente a me nel mondo? Farei meglio a starmene laggiù, insistentemente arginata al suolo, tanto la mia condizione non cambierebbe.
- Dunque secondo te io dovrei fermarmi ?
- Dipende, tu chi sei?
- Te l'ho detto, questo proprio non lo so, sono solo una foglia..
- Ho capito!
- Dunque che cosa devo fare, foglia curiosa? Non so chi sono, ma non voglio continuare così.
- Forse dovresti scegliere «solo una foglia».
- Scegliere cosa?
- Scegliere se fermarti o viaggiare, per esempio.
- E perché dovrei farlo?
- Perché,vedi, scegliendo, cominceresti ad essere non più solo una foglia, ma un'irripetibile foglia che vola leggera.
- Come chi sono? Sono una foglia!
- Anche io sono una foglia, eppure non sono te, dunque tu chi sei?
- Sono una viaggiatrice per destino, conosco il mondo e mi lascio portare via dal vento.
- Anche io, sai, sono una viaggiatrice, anche io non ho scelto di viaggiare, anche io mi lascio portare via dal vento, ma non sono te, dunque tu chi sei?
- Non so cosa dirti, se non che sono una foglia ma non sono te! E tu chi sei, oltre che una foglia bizzarra e un po' curiosa ?
- Sono la foglia più curiosa, bizzarra e attenta che io abbia mai conosciuto.
- Beh, lo ripeto: sei proprio bizzarra! Come pretendi di essere tu stessa tra le foglie che hai conosciuto? È l’ignoto che si conosce; tu sei forse ignota a te stessa?
- Io no, io so chi sono, sei tu che non ti riconosci.
- Quanto meno so di non essere una foglia folle che pretende di conoscere o non conoscere sé stessa.
- Che cos'è la follia?
- È la perdizione di sé!
- Dunque chi è folle perdendosi è anche ignoto a sé stesso?
- Credo di sì!
- Quindi tu chi sei ?
- L’ho già detto una foglia, una foglia e basta, nulla di più di una qualsiasi altra foglia.
- Se sei una foglia e basta, nulla di più di una qualsiasi altra foglia, come farò a distinguerti da tutte le altre che volano nel vento?
- Forse non potrai.
- Dunque tu ai miei occhi avrai perso te stessa fra le mille altre foglie che volano nel vento o non è così?
- Credo di sì!
- Dunque tu sarai folle ?
- Può darsi, ma lo sarò come mille altre foglie che si lasciano trasportare per il mondo dal vento.
- Dunque neanche la follia saprà aiutarmi a riconoscerti?
- Credo di no.
- Come ti senti ad essere pur non essendo in realtà nessuno, nemmeno una folle?
- Smarrita, credo.
- Eppure dici di volare insieme a molte altre foglie e di conoscere il mondo, non dovresti avere problemi nel trovare la via. A proposito, dov’è che andate tutte voi «solo foglie» volando nel vento?
- Io... Io non lo so, andiamo … Noi voliamo nel vento. Tu dove vai?
- Viaggio per il mondo per trovare una cosa.
- Cosa cerchi foglia curiosa?
- Cerco nel mondo ciò che è dentro di me.
- Dunque tu sei folle? Hai perso te stessa e addirittura ti cerchi nel mondo?
- No, io conosco me stessa e ora sto conoscendo il mondo, cercando in esso ciò che già è dentro di me. Se non conoscessi me stessa, cosa cercherei di inerente a me nel mondo? Farei meglio a starmene laggiù, insistentemente arginata al suolo, tanto la mia condizione non cambierebbe.
- Dunque secondo te io dovrei fermarmi ?
- Dipende, tu chi sei?
- Te l'ho detto, questo proprio non lo so, sono solo una foglia..
- Ho capito!
- Dunque che cosa devo fare, foglia curiosa? Non so chi sono, ma non voglio continuare così.
- Forse dovresti scegliere «solo una foglia».
- Scegliere cosa?
- Scegliere se fermarti o viaggiare, per esempio.
- E perché dovrei farlo?
- Perché,vedi, scegliendo, cominceresti ad essere non più solo una foglia, ma un'irripetibile foglia che vola leggera.
Nessun commento:
Posta un commento