di Manlio Adone Pistolesi
I primi
uomini dovettero affrontare varie difficoltà. Alcuni fra i più noti
filosofi greci e romani si interrogarono sul perché Dio non ci dotò
di artigli, zanne, velocità ecc... Ma oggi, dopo una breve
evoluzione, possiamo rispondere dicendo che Dio ci ha dotato
dell'intelligenza, la quale ci ha permesso di dominare il mondo
conosciuto fino ad ora. Proprio l'intelligenza é una delle
caratteristiche che ci contraddistingue dagli animali. All'inizio
però, forse per la paura che i nostri antenati avevano verso
l'ambiente circostante, l'unica spiegazione che il nostro intelletto
poteva dare riguardo i fenomeni naturali fu la manifestazione di
qualche essere soprannaturale: gli dei.
Dall'Africa
alle Americhe, dall'Oceania all'Eurasia ogni popolazione aveva i
propri dei, con diversi poteri e caratteristiche. Le prime religioni,
che credevano in una pluralità di dei, erano solo dei tentativi da
parte del nostro cervello di spiegare fenomeni all'apperenza strani e
pericolosi: tempeste, terremoti, esplosioni vulcaniche, frane ecc....
Le diverse poleis
greche, in particolare, consideravano la loro religione politeista un
esempio di civiltà. Infatti le loro divinità, con sembianze umane,
dovevano rispiecchiare la "società-tipo" greca. Non
dobbiamo però dimenticare che ogni dio aveva i suoi difetti, che a
loro volta rappresentavano le pecche del genere umano.
Uno "strappo
alla regola" fu attuato da una piccola nazione, esistente ancora
oggi. Il popolo israelita all'epoca differiva dalle altre popolazioni
residenti in Asia minore soltanto per via della religione: essi
credevano in un solo Dio, Jahvé. Ma questo piccolo Stato fu presto
conquistato dalle popolazioni confinanti, gli israeliti furono
costretti alla diaspora,
ovvero ad una dispersione.
Tornando ad
oggi, si nota una netta prevalenza delle religioni monoteistiche, che
professano la credenza in un unico dio. Quindi, come tutto ciò che
conosciamo, anche la religione ha avuto una sua "evoluzione".
Ma come é
arrivata fino a noi la religione monoteista? Con la conquista romana
del Medio Oriente tutte le popolazioni che prima si erano combattute
una contro l'altra ora si trovano sotto la stessa bandiera: le guerre
non sono più necessarie, anche perché Roma trattava gli stati
conquistati con una certa tolleranza per evitare che un'ipotetica
ribellione interna causasse il tracollo dell'impero, come era
successo agli Assiri qualche migliaio di anni prima. Gli ebrei che
erano rimasti cercarono di diffondere la loro dottrina ma senza
successo dato che erano circondati da pagani. La religione
cristiano-cattolica crede nella venuta di un Messia, Gesù Cristo, il
figlio di Dio, che ha eliminato il peccato originale.
Questa nuova
religione conquistava il mondo intero con i suoi ideali e le sue
promesse, ma allo stesso tempo eliminava le religioni pagane che
dall'inizio avevano influenzato la concezione umana della natura. Ciò
aprì tuttavia anche una nuova strada, meglio conosciuta come
Scienza. Infatti, se ora la religione spiegava che esisteva un solo
Dio, molti eventi e fenomeni naturali rimanevano senza una
spiegazione "logica". Un esempio è costituito dai
temporali, che secondo gli antichi erano scaturati dal martello del
dio vichingo Thor, oppure le eclissi lunari e solari, provocate dalle
fauci di un enorme lupo nel cielo che inghiottiva i due astri....
Nonostante gli antichi matematici, scienziati e filosofi fu la
religione a creare la scienza moderna.
L'impero
romano lasciò in eredità all'Occidente la religione
cristiano-cattolica. Dopo il Medioevo, la civiltà
umanistico-rinascimentale rappresentò appunto una "rinascita"
delle scienze e delle arti. Ma tutte le nuove scoperte relative alle
scienze naturali, vecchie o nuove, come ad esempio l'eliocentrismo,
furono avversate dalla Chiesa, che interpretava la Bibbia come un
testo scientifico.
Gli
illuministi del '700 incarnavano l'ideale di Scienza tanto osteggiato
dalle gerarchie ecclesiastiche, con le loro tesi e le loro leggi
costoro mettevano a rischio la veridicità del Papato. Non mancarono
le persecuzioni.
Secondo me,
uno dei più grandi scienziati che sia mai esistito fu Charles
Darwin, autore del libro "Origine ed evoluzione delle specie".
In questo testo Darwin spiega come ogni animale, compreso l'uomo,
abbia seguito un'evoluzione lunga e diversificata. Lo scienziato non
perse mai la fiducia nella fede, se non alla morte della moglie. Nel
corso del libro non nega alcuno dei dogmi cattolici, ma specifica che
la Terra e l'Universo non sono una "diretta" Creazione di
Dio.
Personalmente
io credo nella conciliazione fra Scienza e Religione. D'altronde
perché non ci potrebbe essere un Dio che "spinga"
l'Universo? Scienza e Religione potranno mai andare d'accordo? O una
riuscirà a distruggere l'altra?
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