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sabato 24 dicembre 2011

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Lo staff di Agoghé.com augura a tutti di lettori un piacevole periodo festivo.

giovedì 1 dicembre 2011

Religione? Scienza? O entrambe?


di Manlio Adone Pistolesi

I primi uomini dovettero affrontare varie difficoltà. Alcuni fra i più noti filosofi greci e romani si interrogarono sul perché Dio non ci dotò di artigli, zanne, velocità ecc... Ma oggi, dopo una breve evoluzione, possiamo rispondere dicendo che Dio ci ha dotato dell'intelligenza, la quale ci ha permesso di dominare il mondo conosciuto fino ad ora. Proprio l'intelligenza é una delle caratteristiche che ci contraddistingue dagli animali. All'inizio però, forse per la paura che i nostri antenati avevano verso l'ambiente circostante, l'unica spiegazione che il nostro intelletto poteva dare riguardo i fenomeni naturali fu la manifestazione di qualche essere soprannaturale: gli dei.
Dall'Africa alle Americhe, dall'Oceania all'Eurasia ogni popolazione aveva i propri dei, con diversi poteri e caratteristiche. Le prime religioni, che credevano in una pluralità di dei, erano solo dei tentativi da parte del nostro cervello di spiegare fenomeni all'apperenza strani e pericolosi: tempeste, terremoti, esplosioni vulcaniche, frane ecc.... Le diverse poleis greche, in particolare, consideravano la loro religione politeista un esempio di civiltà. Infatti le loro divinità, con sembianze umane, dovevano rispiecchiare la "società-tipo" greca. Non dobbiamo però dimenticare che ogni dio aveva i suoi difetti, che a loro volta rappresentavano le pecche del genere umano.
Uno "strappo alla regola" fu attuato da una piccola nazione, esistente ancora oggi. Il popolo israelita all'epoca differiva dalle altre popolazioni residenti in Asia minore soltanto per via della religione: essi credevano in un solo Dio, Jahvé. Ma questo piccolo Stato fu presto conquistato dalle popolazioni confinanti, gli israeliti furono costretti alla diaspora, ovvero ad una dispersione.
Tornando ad oggi, si nota una netta prevalenza delle religioni monoteistiche, che professano la credenza in un unico dio. Quindi, come tutto ciò che conosciamo, anche la religione ha avuto una sua "evoluzione".
Ma come é arrivata fino a noi la religione monoteista? Con la conquista romana del Medio Oriente tutte le popolazioni che prima si erano combattute una contro l'altra ora si trovano sotto la stessa bandiera: le guerre non sono più necessarie, anche perché Roma trattava gli stati conquistati con una certa tolleranza per evitare che un'ipotetica ribellione interna causasse il tracollo dell'impero, come era successo agli Assiri qualche migliaio di anni prima. Gli ebrei che erano rimasti cercarono di diffondere la loro dottrina ma senza successo dato che erano circondati da pagani. La religione cristiano-cattolica crede nella venuta di un Messia, Gesù Cristo, il figlio di Dio, che ha eliminato il peccato originale.
Questa nuova religione conquistava il mondo intero con i suoi ideali e le sue promesse, ma allo stesso tempo eliminava le religioni pagane che dall'inizio avevano influenzato la concezione umana della natura. Ciò aprì tuttavia anche una nuova strada, meglio conosciuta come Scienza. Infatti, se ora la religione spiegava che esisteva un solo Dio, molti eventi e fenomeni naturali rimanevano senza una spiegazione "logica". Un esempio è costituito dai temporali, che secondo gli antichi erano scaturati dal martello del dio vichingo Thor, oppure le eclissi lunari e solari, provocate dalle fauci di un enorme lupo nel cielo che inghiottiva i due astri.... Nonostante gli antichi matematici, scienziati e filosofi fu la religione a creare la scienza moderna.
L'impero romano lasciò in eredità all'Occidente la religione cristiano-cattolica. Dopo il Medioevo, la civiltà umanistico-rinascimentale rappresentò appunto una "rinascita" delle scienze e delle arti. Ma tutte le nuove scoperte relative alle scienze naturali, vecchie o nuove, come ad esempio l'eliocentrismo, furono avversate dalla Chiesa, che interpretava la Bibbia come un testo scientifico.
Gli illuministi del '700 incarnavano l'ideale di Scienza tanto osteggiato dalle gerarchie ecclesiastiche, con le loro tesi e le loro leggi costoro mettevano a rischio la veridicità del Papato. Non mancarono le persecuzioni.
Secondo me, uno dei più grandi scienziati che sia mai esistito fu Charles Darwin, autore del libro "Origine ed evoluzione delle specie". In questo testo Darwin spiega come ogni animale, compreso l'uomo, abbia seguito un'evoluzione lunga e diversificata. Lo scienziato non perse mai la fiducia nella fede, se non alla morte della moglie. Nel corso del libro non nega alcuno dei dogmi cattolici, ma specifica che la Terra e l'Universo non sono una "diretta" Creazione di Dio.
Personalmente io credo nella conciliazione fra Scienza e Religione. D'altronde perché non ci potrebbe essere un Dio che "spinga" l'Universo? Scienza e Religione potranno mai andare d'accordo? O una riuscirà a distruggere l'altra?